Distributori – Baroncini

Correva l’anno 1958 e Giorgino Baroncini, per gli amici Giorgio, era solito fare la spola tra Trecenta, piccolo comune della provincia di Rovigo, e la città di Padova.

Centoventi e più chilometri al giorno, a bordo del suo motorino per acquistare le carte per alimenti, quelle che un tempo si chiamavano la carta gialla e la carta azzurra, con l’obiettivo di rifornire i negozi di alimentari del Rodigino.

Negli anni il motorino fu poi sostituito da un furgoncino; poi venne il magazzino e Giorgio smise di macinare tanti chilometri per gli approvvigionamenti dei prodotti.

L’attività cresceva di pari passo la famiglia di Giorgio, al quale la moglie Lia, ha dato ben quattro figli, tutti maschi.

Negli anni a seguire la Baroncini si ingrandiva e strutturava e, nel 1998 il padre decise di passare il testimone a Fabio, il più giovane dei quattro fratelli, il quale entrò a pieno titolo nell’organico dell’azienda, insieme al fratello Daniele.

Oggi Fabio e Daniele sono alla guida dell’azienda, coadiuvati da Michela, la moglie di Fabio.

Fabio, qual è la carta di identità della Baroncini, oggi?

“Baroncini oggi significa tante cose.

L’esperienza di oltre 60 anni di attività.

Un magazzino di oltre 1.900 mq, che ci permette di trattare più di 4.800 referenze: packaging per alimenti, prodotti monouso per catering, nastri e carte regalo, detergenti e molto altro ancora.

Tanta attenzione al cliente e cura del dettaglio… Soprattutto da parte mia, che, lo ammetto, sono un po’ maniaco del controllo!

E infine Baroncini è un’azienda con gli occhi sempre puntati verso nuovi orizzonti, per innovarsi e per crescere sempre di più!”

Com’è nato il rapporto di collaborazione con Esseoquattro?

“La collaborazione con Esseoquattro dura da oltre vent’anni.

Posso dire che quello che c’è tra Baroncini ed Esseoquattro è molto di più di una business partnership: il nostro è un rapporto di stima, di fiducia e di affetto.

Io considero Silvia Ortolani innanzitutto un’amica.

Del resto, come potrebbe essere altrimenti, dopo tutti questi anni di cammino lavorativo, che abbiamo percorso assieme, condividendo tante esperienze positive e affrontando anche i momenti di difficoltà, aiutandoci reciprocamente?

Devo anche aggiungere che tutto il Team della Rosa è speciale, unito e forte, e che anche io mi sento, sinceramente, di farne parte.

Lo dimostra il fatto che, quando parlo delle nostre realtà aziendali, non dico mai Esseoquattro e Baroncini, ma mi viene spontaneo dire semplicemente noi.

E di Ideabrill che cosa ci racconti?

“Io Ideabrill l’ho addirittura visto nascere!

Devo dire che fin da principio mi sono sentito coinvolto da questo progetto, fino al punto di sentirlo anche un poco mio.

È stato per questo motivo che ho voluto dare il mio contributo nell’individuare quali potevano essere le sue applicazioni: partendo dalle esigenze dei clienti e dalle loro richieste, anche le più disparate.

Perché è sempre dall’ascoltare il cliente che nascono le idee migliori.

Ideabrill è un packaging che ha compiuto ormai quindici anni, ma rimane tuttora il più performante tra tutti i salvafreschezza.

La sua formula brevettata conserva i cibi in maniera naturale, senza alterarne il gusto e, in più, è un packaging veramente amico dell’ambiente.

Questi sono i motivi per cui a me, che ho sempre amato e sempre amerò l’innovazione, è venuto spontaneo credere profondamente in questo prodotto, fin dalla sua nascita.

E forse è proprio il cercare l’innovazione e il perfezionamento continuo, l’affinità elettiva che mi lega a filo doppio a Esseoquattro: la spinta innovativa è sicuramente parte del successo dei packaging della Rosa e, forse, anche di quello della Baroncini.”

Baroncini fa parte di Union Cart dal 2000: un bilancio positivo?

“Assolutamente sì.

Anche in questo caso posso affermare che entrare in Union Cart è stata una scelta più che azzeccata, che ha dato vita a un’unione duratura e proficua.

Con e grazie al Consorzio, Baroncini è cresciuta: abbiamo potuto ampliare la nostra offerta di prodotto e ci siamo migliorati anche dal punto di vista del servizio al cliente.

Il confronto con i “colleghi” del settore è sempre fondamentale e strategico, perché è grazie alla condivisione delle esperienze che si impara e si progredisce.

Il nostro è un lavoro faticoso, che comporta anche il macinare quotidianamente tanti chilometri per mantenere vivo il rapporto con il cliente e un’elevata qualità del servizio.

In questi anni però ho capito una cosa: il bravo imprenditore non lo si misura dalla resistenza fisica.

Il bravo imprenditore è colui che abbraccia il cambiamento e lo guida, innovando la propria azienda e facendola crescere.

Il bravo imprenditore è colui che pur essendo sempre disponibile, non è mai indispensabile.

Quest’ultima è un’affermazione forte, ma che riassume bene l’obiettivo che tutti gli imprenditori dovrebbe porsi: creare un ambiente di lavoro organizzato ed efficiente, in cui ogni collaboratore senta al tempo stesso di far parte di un team, ma sia anche indipendente e autonomo nel proprio ambito.

È questa, secondo me, la vera ricetta per il successo di un’azienda.”

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