Guida al packaging sostenibile:
è necessario scegliere tra performance e ambiente?

Scegliere il packaging giusto è un atto di responsabilità che coinvolge tutta la filiera, dal produttore al consumatore. È un gesto concreto per valorizzare il cibo, ridurre gli sprechi e contribuire a un modello di consumo più consapevole e sostenibile.
Tuttavia fare la scelta giusta non è affatto semplice: l’offerta è ampia e la quantità di informazioni disponibili è tale, in alcuni casi, da confondere piuttosto che essere di aiuto.
È per questi motivi che abbiamo scelto di realizzare questa guida per fare chiarezza e offrire strumenti concreti per una scelta consapevole, che unisca sostenibilità e performance.
Compostabile, biodegradabile, riciclabile? Facciamo chiarezza
La sostenibilità di un imballaggio non è un concetto assoluto, ma dipende dal materiale, dal suo processo produttivo e, soprattutto, dalla sua corretta gestione a fine vita. Spesso alcuni termini come biodegradabile e compostabile vengono utilizzati come sinonimi, ma non lo sono affatto.
Per questo è importante conoscere le differenze:
- Biodegradabile
Un materiale si definisce biodegradabile quando, per opera di microorganismi come batteri o di agenti atmosferici, si scompone in molecole organiche semplici quali acqua, anidride carbonica, metano. Attenzione, però: quasi tutti i materiali si degradano, ma la differenza è quanto ci impiegano! Questo processo può infatti avere tempi brevi (qualche mese, come per un torsolo di mela) o molto lunghi (per una bottiglia di plastica è necessario qualche centinaio di anni). In base alla norma per la biodegradabilità, per essere definito biodegradabile un prodotto deve decomporsi del 90% entro 6 mesi. - Compostabile
È un passo oltre. Un materiale compostabile non solo è biodegradabile, ma si disintegra in meno di 3 mesi in un impianto di compostaggio industriale, trasformandosi in compost, un fertilizzante naturale. Questo processo richiede condizioni specifiche di temperatura e umidità che non si verificano nell’ambiente. - Riciclabile
Un materiale è riciclabile quando può essere raccolto, processato e trasformato in una nuova materia prima. La carta, il vetro, l’alluminio e alcune plastiche sono esempi comuni. La riciclabilità è il cuore dell’economia circolare, perché permette di dare nuova vita ai materiali, riducendo la necessità di estrarre nuove risorse.
Il falso mito da sfatare: non sempre compostabile è la scelta migliore. Se un packaging in carta è facilmente riciclabile e può dare vita a nuova carta, destinarlo al compostaggio significa perdere una risorsa preziosa.
La scelta più sostenibile è quella che privilegia il riciclo di materiali di qualità.
Il ruolo del packaging nella riduzione dello spreco alimentare
Lo spreco alimentare è una delle sfide più urgenti del nostro tempo. Secondo gli ultimi dati del Rapporto “Il caso Italia” dell’Osservatorio Waste Watcher International, nel 2024 ogni italiano ha gettato in media 566,3 grammi di cibo a settimana, un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Un dato che si traduce in oltre 7,4 miliardi di euro di cibo sprecato solo a livello domestico e che ci impone una riflessione profonda sulle nostre abitudini e sugli strumenti a nostra disposizione per contrastare questo fenomeno.
In questo scenario, il packaging alimentare gioca un ruolo da protagonista. Spesso percepito solo come un involucro, è in realtà un alleato fondamentale per la conservazione degli alimenti e, se progettato in modo intelligente, un potente strumento per la sostenibilità ambientale.
L’esempio di Ideabrill
Un imballaggio efficace non solo contiene, ma protegge e preserva.
Prolungare la shelf-life di un alimento significa dare al consumatore più tempo per utilizzarlo, riducendo drasticamente la probabilità che finisca nella spazzatura.
È proprio con questo obiettivo che abbiamo ideato Ideabrill, il nostro storico incarto salvafreschezza. Studiato per preservare in modo naturale le caratteristiche organolettiche di alimenti freschi come salumi, formaggi e prodotti di gastronomia, Ideabrill crea una barriera protettiva che mantiene inalterati gusto, aroma e consistenza più a lungo.
Ma un packaging innovativo deve evolvere. In un’ottica di miglioramento continuo, abbiamo ridotto la grammatura del sacchetto Salvafresco da 40 g a 36 g, utilizzando meno materia prima a parità di performance. Inoltre, abbiamo migliorato la sua composizione per rendere ancora più semplice la separazione manuale tra carta e film, facilitando un corretto conferimento nella raccolta differenziata. Un impegno certificato dal superamento del test secondo il metodo Aticelca® 502, che ne attesta l’effettiva riciclabilità.
Innovazioni nei materiali: monomateriale, sicurezza e riciclabilità
La ricerca nel settore del food packaging si muove verso soluzioni sempre più performanti e sostenibili. Le parole chiave sono:
- Monomateriale: un imballaggio composto da un solo materiale è più facile da riciclare, perché elimina la necessità di separare componenti diversi.
- PFAS FREE: i PFAS sono sostanze chimiche potenzialmente dannose per la salute. Scegliere packaging che ne sono privi è una garanzia di sicurezza per il consumatore.
- Grammatura: ridurre il peso del packaging, come abbiamo fatto con Ideabrill, significa minor impiego di risorse e minor impatto ambientale.
- Separabilità e riciclabilità: progettare un imballaggio pensando al suo fine vita è fondamentale. Un packaging è veramente sostenibile solo se può essere facilmente riciclato per diventare una nuova risorsa.
In Esseoquattro, abbiamo tradotto questi principi in soluzioni concrete che rispondono alle diverse esigenze del mercato:
- Blanca: è la nostra linea di carte e sacchetti monomateriale in carta, versatile e adatta a tantissimi alimenti, dalla carne alla frutta. È facilmente riciclabile, incarnando perfettamente il principio dell’economia circolare. Inoltre, è PFAS FREE per garantire la massima sicurezza.
- Olà e Olenoir: sono le nostre linee di carte e sacchetti antigrasso, rispettivamente in color avana e nero, pensate per lo street food, i fritti e i prodotti da forno. Sono progettate per mantenere la croccantezza dei cibi e possono essere usate per riscaldare gli alimenti in forno o su piastra, unendo praticità e performance. Tutta la linea Olenoir nasce PFAS FREE, mentre alcune referenze di Olà sono già disponibili nella versione senza PFAS e tutta la linea ne sarà completamente priva entro il 2025.
La scelta del packaging giusto è un percorso che va oltre la semplice lettura di una guida ed è per questo che il nostro Dipartimento HQSE e il nostro Sales Team sono a disposizione per approfondire ogni aspetto tecnico e normativo, per trovare la soluzione più adatta o a progettarne una su misura, insieme.